Tutto il resto è disco dance: L'educazione musicale di Gustave Flaubert

lunedì, ottobre 10, 2005

L'educazione musicale di Gustave Flaubert

“The World is a Vampire”. Così è nata per me la musica; così ho visto per la prima volta la musica, e ne ho odorato la bellezza, toccandola nella sua essenza. Fino ad allora avevo solo udito qualcosa che gli altri chiamavano musica, ma non avevo in realtà ascoltato nulla di vero. Solo menzogne. Illusioni. Antipasti di cene mai consumate.
Passiva accettazione delle sonorità gettatemi addosso da radio e televisione, senza alcun interesse-barra-capacità di capire-barra-selezionare un proprio gusto personale.
Musica concepita come semplice contorno di uno scenario, totalmente asettico e immobile. Musica come insalata.
Finché un bel giorno è arrivato Lui.
Billy Corgan ha bussato al mio stereo e vi si è accomodato gentile, seguito da altri tre ragazzi, tali Jimmy, James e D’Arcy. Insieme si facevano chiamare Smashing Pumpkins, zucche meravigliose, non so per lo quale motivo.
Al mio Ristorante si sono trattenuti per due anni pieni, contribuendo in maniera incredibile alla fortuna di quel luogo. Hanno reso quel posto un harem musicale abbastanza carino e tranquillo, punto d’incontro per artisti e personaggi di ogni provenienza, trasformandolo considerevolmente dalla bettola deserta che era.
Si sono presto susseguiti cantanti, pianisti, chitarristi, batteristi e musicisti in generale, vivi e morti, leggende e resuscitati, alimentando una passione, quella per la musica vera, che da sola riesce a colorare un’anima.
Bob Dylan, Jeff Buckley, Roger Waters, Robert Smith, Morrisey, Neil Young, Arlo Guthrie, Nick Drake, Badly Drawn Boy, Elliot Smith, Belle and Sebastian, Cat Stevens, Counting Crows, David Bowie, Ben Harper, Radiohead, Dire Straits, Donovan, Flaming Lips, Dinosaur Jr, James Taylor, Motorpsycho, poi le donne, Joni Mitchell, Janis Joplin, Carly Simon e Joan Beaz, e poi ancora Leonard Cohen, Lou Reed, Louise Attaque, Mercury Rev, New Order, Pink Floyd, Shawn Mullins, Simon & Garfunkel, Tim Buckley, Tom Waits, Nick Cave, Wallflowers, Marcy Playground e poi anche italiani, come Franco Battiato, De Gregori o Ludovico Einaudi, francesi, come Yann Tiersen, o inglesi come la Penguin Cafè Orchestra, o brasiliani, come Renato Russo.
Sono tutti venuti a mangiare nel mio Ristorante, lasciandomi ognuno un ricordo più o meno indelebile, a patto che l’indelebilità abbia una gradazione di intensità, ma soprattutto che esista.
Il Ristorante non chiude. Il Ristorante è sempre aperto, e continua ad ospitare personaggi magnifici, come magnifiche sono le emozioni che i suoi commensali riescono a creare con i loro strumenti.
Un caffè è venuto a berlo persino Woody Allen nel mio Ristorante, col suo scintillante clarinetto.
Ora però vi devo salutare amici miei.
Sono appena arrivati due nuovi ospiti che hanno prenotato un tavolo per questa sera. Jack Johnson ha appena bussato, mentre il suo amico Donovan Frankenreiter arriverà a momenti. Au revoir!

2 Comments:

At 11 ottobre, 2005 15:41, Anonymous Anonimo said...

Ascolti della bella musica, complimenti.

 
At 12 ottobre, 2005 11:32, Anonymous Anonimo said...

Caro Strippolix, complimenti vivissimi per le perle di saggezza che costantemente
estrai fuori dal tuo cilindro.In veste di fornitore-barra-reclutatore avrei 3 clienti
da portare fuori a cena; per questo che ti scrivo e ti chiedo se fosse possibile
prenotare 3 tavoli in date diverse nel tuo ristorante.
Il primo cliente è il Sign.Eno, nome completo Brian Eno ai fini della prenotazione.
Recentemente è venuto in italia per una visita ai vigneti della Franciacorta in veste
di degustatore, lui va matto per i vini!Per cui ho pensato subito a te e al tuo ristorante
che oltre ad essere un ottimo lido culinario, ha pure l'aria di un prestigioso museo
della musica ed io non posso che accontentarlo al sign.Eno.
Poi ci sarebbero anche loro, i liverpudiani Echo and the Bunnymen, già venuti ad urbino
quest'estate al Frequenze Disturbate, mi hanno contattato un paio di giorni fa dicendo che saranno
in visita da queste parti per delle promozioni.Vorrei portare anche loro al ristorante a patto che il
tuo chef cucini il coniglio..., non potrebbero viverne senza.
Ultimi invitati sono i Fall,ancora intatti e reduci della scena post-punk 70/80,effettivamente un po datati
ma sempre vivi nei nostri cuori.Data la loro tarda età onestamente preferirebbero una vita più tranquilla
al cottage nelle campagne del Lancashire dove vivono; invece,
quando arriva L'Autunno costantemente vengono come assaliti da una gran voglia di muoversi in giro per il mondo.
Quest'anno i miei signori hanno scelto l'Italia, come non potrebbero...
Un doveroso Grazie in anticipo.

 

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