Tutto il resto è disco dance: No Title #2

mercoledì, gennaio 25, 2006

No Title #2

Breve intervento musicale.

Mi riallaccio al discorso finale dell'ultimo post sull'importanza del testo, perchè ho ascoltato negli ultimi due giorni due gruppi italiani, che avevo solo sentito nominare: Marta sui Tubi e Offlaga Disco Pax. Dei primi non mi piace tutto, alcune cose sono un pò scontate e non so perchè mi ricordano dei gruppi grunge in acustico, ma mi piacciono molto L'abbandono e Post.
Entrambe finiscono per ripetere ossessivamente una frase: nella prima "Solo un infinitesimo di me e di te, solo una parte infinitesima", mentre la seconda canzone è descritta dagli stessi autori come "il ghiaccio del dopo-eiaculazione che segue al fuoco di una passione passeggera. Abbiamo voluto mantenere l’atmosfera fredda e distaccata con un “non canto”, poi il trombone e l’e-bow hanno reso l’aria irrespirabile, priva di qualsiasi desiderio di redenzione". La frase ripetuta fino all'ossessione è:
"Io non ho sentimenti, solo sensazioni".
Mi piace. Ad ogni modo, il gruppo fa un bel misto tra folk e rock, prevalentemente acustico, bei testi, nel complesso non male anche se come ho detto a volte mi ricordano un'imitazione acustica dei Pearl Jam e quindi un pò scontati.

Gli Offlaga invece partono da basi elettroniche per raccontare storie. Nel senso, la voce declama, non canta: quindi le canzoni assumono la forma di racconti, la base elettronica a volte martella, a volte dà respiro. L'album si chiama "Socialismo Tascabile", quindi ovviamente si parla anche di società post-socialista. Badate bene, non di politica.
Mi piace molto "Tono Metallico Standard", in cui si narra dell'apertura di un negozio di roba cinematografica in una piccola città e dell'altezzoso commesso alternativo che vi lavora. Per finire poi con un commento sull'invidia. Allego testo nei commenti. Fantastiche poi le volte in cui il “cantante” sbraga e fa sentire l’accento emiliano.

Per il resto, tanto Capossela e tre canzoni dei Depeche Mode: Enjoy the Silence, Everything Counts e Home

Abbracci

P.s: sul perchè mi piacciano frasi ripetute ossessivamente, o più in generale le canzoni che hanno qualcosa di cupo e ossessivo, è inutile disquisirne, finchè non l'avrò fatto almeno con uno psicologo. Perchè in realtà ascolto tanta roba che mi farebbe prendere per un malato di mente, a cominciare dai Mogwai: più una canzone e lunga e ossessiva, e più mi piace. Bah

1 Comments:

At 25 gennaio, 2006 20:20, Blogger Massi said...

“In centro ha aperto un negozio di roba Cinematografica, riviste, colonne sonore.
Per una piccola città è un evento.
Si tratta di uno spazio pieno di cose evocative
Ma con una drammatica lacuna: il titolare è un giovanotto
Rigidamente alternativo, supponente e antipatico.
Se la tira da paura insomma e nonostante gli abbia già
Sganciato duecento euro tra dischi libri e film non mi
Si fila per niente. Il negozio è suo ma sembra un commesso
Della Standa la vigilia di Natale e sul suo viso campeggia
Una scritta enorme “Perché lo faccio’”
Non vedi che che io non ci vorrei stare qui?”
Sento una bella canzone e gli chiedo chi è che canta.
Con la solita faccia mi risponde col suo
TONO METALLICO STANDARD
E dice rassegnato “E’ Mark Lanegan”.
Poi un lampo di vita, si ridesta dai suoi pensieri troppo alti
E scollegati e mi comunica deciso:
“Non credo tu li conosca, era il cantante degli
Scremino Trees”. Ora capisco. Il mio aspetto ordinario
Gli trasmette ascolti deplorevoli.
Ma io lo so chi è Mark Lanegan arrogante bottegaio
Indegno della roba che vendi qui dentro, alternativo
Dei miei ciglioni che quando io ascoltavo i Dead Kennedys
Tu nemmeno ti facevi le pippe.
Me ne vado.
Me ne vado e lo odio.

Ieri sera passa un video alla televisione e guardo distratto
Il cantante: è quel lurido clerk,
ecco perché quell’aria da stronzetto non mi era nuova.
E tutto torna, alla fine.
Lo scemo è il cantante dei --------

Ho mal di stomaco, la bile travasa e me ne vado a dormire.
Brutta bestia, l’invidia.”

 

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