Tutto il resto è disco dance: Berg & Dalvana, sottovoce

giovedì, marzo 02, 2006

Berg & Dalvana, sottovoce

Ho scritto che ho isolato le 200 canzoni senza le quali non posso vivere. Sono quei brani che porti dentro, che puoi non ascoltare per mesi, ma ogni volta che li riascolti ti avvolgono, ti accarezzano, sono tuoi compagni di viaggio. Inoltre, considerato che sono io, il 90% sono canzoni malinconiche, tristi o giù di lì. Di queste, qualcuna l'ho messa nella radio: sono quei brani che in questi giorni mi accompagnano mentre faccio la barba, mentre guido, quando torno a casa, prima di addormentarmi. Praticamente, sempre. Morna, di Vinicio Capossela; Elegia, di Paolo Conte, All or none, dei Pearl Jam, l'immancabile Waves of Grain ma soprattutto Berg & Dalvana, dei Kent: in assoluto una delle mie canzoni preferite. E' in svedese, e quindi quando l'ho ascoltata le prime volte anni fa ho immaginato la storia ben prima di leggere il testo tradotto in inglese.

Berg - o almeno io immagino che sia lui - comincia a cantare appena riemerso dai suoi pensieri, e la voce è quindi instabile, malferma: è bastato il modo in cui sussurra la prima strofa ("På vägen tvättas spåren bort") per farmi innamorare della canzone. Inizia a riprendersi, e descrive la scena comprendendo come quello di cui parla sia una distrazione verso qualcosa di assolutamente superfluo. Pian piano scrolla via il torpore, la voce si fa più decisa e inizia il dialogo con Dalvana. Dov'è? Perchè non è più con lui? Si può solo immaginarlo... è andata via, forse è stata solo costretta a farlo, o più probabilmente l'ha dimenticato, rimosso. Ad ogni modo, Berg prende fiato, riannoda i pensieri, e spara fuori probabilmente tutto ciò che avrebbe voluto ma non aveva avuto modo/coraggio di dire nel momento dell'addio. Subito chitarra e basso lo coprono in un turbinio di suoni, ed è costretto a dire tutto più forte, quasi ad urlarlo. Il finale è un crescendo grandioso, finchè la voce non mette da parte la rabbia e la nostalgia, torna flebile e biascica le ultime sofferte parole verso Dalvana. O forse è un semplice addio. Un capolavoro, comunque.



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