Tutto il resto è disco dance

martedì, aprile 11, 2006


Yann Tiersen, Il Concerto Perfetto

Non sono certo un animale da concerti, ma i miei sfizi me li sono tolti. Se non fosse morto a metà dei ’90, quando ancora ero piccolo, piccolo così, avrei forse visto anche Buckley, e allora avrei potuto dire d’esser momentaneamente saturo. Corgan, Dylan, Battiato, e ora anche Tiersen. I miei maggiori idoli li ho visti tutti in faccia, o quasi, caro Jeff.
Sabato sera, 20:30, Sallanches. Ma dove cazzo è Sallanches? Bella domanda, ragazzone. Sallanches è uno dei primi paesi dopo il Monte Bianco, ma il tutto risulta del tutto irrilevante. La sensazione è infatti che gli abitanti di Sallanches non siano consapevoli del patrimonio musicale che si sta per esibire nella palestrina del proprio paesello. Bambini, anziani, giovani, in proporzioni eque. Il palco è piccolo, la gente non si accalca, la birra costa solo 2 euro. Inizia Kim, un menestrello francese che inveisce col pubblico suonando un mandolino che crea gustosissime fiammate rock. Kim è un bravo musicista, però è basso, brutto, e ha i capelli da paggetto, e noi non possiamo evitare di prenderlo per il culo tutta sera.
Arriva Tiersen, e parte la magia. Fisarmonica, violino, chitarra. Solo un pezzo al piano, ma nell’aria scorre una psicadelia del tutto inaspettata, ed io non riesco a trattenermi dal ballare. Le birre si moltiplicano. Tommy urla come una checca. Ysbrand sculetta. Il bassista è un bel figo, e Ysbree lo nota. La Miriam si perde nelle prime file. Vanessa ascolta estasiata. Birre, birre ancora, che una specie di organetto manipolato da una bionda rende ancora meno gassate. Il chitarrista suona la chitarra con l’archetto, Yann violenta il violino (notare l’assonanza). E’ stupendo, e come tutte le cose stupende, finisce. Si accendono le luci, il pubblico si dilegua come un daino durante una battuta di caccia, ma fortunatamente noi restiamo ancora. Fortunatamente. Perché in pochi minuti Yann Tiersen scende tra i pochi rimasti per firmare autografi e scambiare due chiacchiere. E’ la fine. Sommergiamo Yann di foto, gli diciamo che siamo italiani e lui ci dice che in luglio sarà a Milano. Yann è un ragazzo timido e molto alla mano. Un figo. Tommy impazzisce ed inizia a seguirlo come un paparazzo da quattro soldi, come una teenager di fronte a Britney, e si fa firmare anche il culo. Tommy perde anche l’ultimo briciolo di dignità rimastogli quando stacca il cartellone del concerto all’entrata e se lo fa firmare con dedica: “à Thomas, Yann Tiersen”. Pare che Tiersen, a quel punto, abbia chiesto ad un inserviente di “levargli quello scimmione dalle palle”.
La notte è giovane, Sallanches nò. C’è un'unica discoteca in città, e noi ci finiamo. Il posto è squallido, il proprietario odia la mia faccia da cazzo, il nome del locale ha un suo perché: Le Crocodile.
Due canzoni possono raccontare cosa accade in quel tugurio.
Una è “Ho ballato di tutto”, di Paolo Conte.
L’altra è “Le valse des monstres”, proprio di Tiersen. Siamo circondati da mutanti. Le donne sono metà uomini e metà pesci, con precisione cozze. Gli uomini sono creature spaventose, sudate, smanicate, deformi. Ma il tutto è fantastico, e non si smette di ridere.
La fame ci porta fuori dal Crocodile, in un saloon popolato da omoni pelosi con la vocina da fanciulla. Birra, baguette, e la serata giunge a compimento, purtroppo.
Al ritorno all’hotel Ysbree si è già trasformato in trapano, Vanessa nel bullone. La Miriam non si concede, così io e Tommy, rinominato lampone, dormiamo vicini, e inizia un nuovo film: I Segreti di Brokeback Mountains.

7 Comments:

At 11 aprile, 2006 11:50, Anonymous Anonimo said...

Bellissimo... Questa batte tutto, meglio quasi tutto (il racconto di Classe04 non ha rivali)! Direi proprio che Ysbrand sculetta molto bene, ma un unico rammarico... ti sei descritto troppo poco!

Simply the best .... Tiersen

MC

 
At 11 aprile, 2006 16:04, Anonymous Anonimo said...

Come sempre basta mettere un pò di tette e culi (quello di Ysbrand) e il blog improvvisamente viene frequentato e i commenti fioccano! Yann è un grande, la tua penna fa miracoli Franco, ma lo sculettare di Ysbrand riuscirebbe a far staccare biglietti da 45 euro, è il definitivo tramonto della cultura e della musica...

 
At 11 aprile, 2006 18:37, Blogger Massi said...

Se i commenti fossero firmati... MC è Mario Costa?
E poi non è giusto, a te lasciano un sacco di commenti, a me niente! Bel pezzo, cmq.

Io stasera vado a vedere Capossela.

 
At 12 aprile, 2006 15:27, Anonymous Anonimo said...

Non essere geloso Massi, sai che ti voglio bene... ma Franco ha un modo di scrivere troppo coinvolgente che forse si adatta meglio alle mie "papille gustative".

Poi a Franco devo dare un altro pregio, mi ha fatto conoscere in questi anni numerosi artisti non molto blasonati ma veramente piacevoli da ascoltare: Tiersen, Chapman...

Ciao e continuate così,

MC o CM

p.s. Non è bello chiarire subito la propria identità

 
At 12 aprile, 2006 22:13, Blogger Massi said...

figurati MC, io mica dicevo che devi preferire la mia scrittura! parlavo solo del numero di commenti.. a me nessuno ne lascia mai, nemmeno per insultarmi!

un abbraccio

 
At 17 aprile, 2006 13:12, Anonymous Anonimo said...

Bello...bellissimo...il concerto, il cantante, la possibilità di uscire da un locale e mangiarsi una baguette e non il solito panino di plastica, gli omoni con la voce da fanciulla....ma anche i trapani, i bulloni e le birre....bello...davvero...ma il premio lo voglio dare a te cowboy...e non allo sculettamento...troppo scontato...in fin dei conti quello è un regalo della natura...tu ci hai messo DEL TUO!!!!!!!!!!

 
At 18 aprile, 2006 09:59, Anonymous Anonimo said...

Grazie Franco per aver scritto un altra pagina del (mio) diario. Questa me la stampo insieme alla foto con Yann.
Che dire ancora, ne approfitto di questo momento di notorietà per salutare la mamma, la morosa, ma anche Tommaso e Miriam.
Ysbrand the B&D (Black&Decker)

 

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