Tutto il resto è disco dance: L'ascoltatore di musica indie

lunedì, agosto 28, 2006

L'ascoltatore di musica indie

Questo pezzo, di autore sconosciuto, me l'ha passato Frank. Lo posto in due parti, perchè troppo lungo, e spero in settimana di riuscire ad aggiornare la radio.

Interessi naturalistici e spirito scientifico di catalogazione, uniti a lunghe frequentazioni musicali, reali e virtuali, mi hanno fornito i mezzi necessari a stilare l'idendikit dell'ascoltatore di musica indie.
Dando per scontato l'assoluta mancanza di significato del dato termine e assumendo che il suo utilizzo è ampiamente abusato e teso ad individuare un insieme così vasto da perdere la presunta qualità caratteristica, si possono individuare dei connotati comuni ai frequentatori di questo ambiente-non-ambiente cosicché, se resta sfumata la definizione di "indie", non lo è quella dei suoi adepti. La quasi assoluta predominanza del sesso maschile, difficoltà nei rapporti interpersonali e stigmate autistiche, rappresentano la triade sintomatica distintiva; la maggior parte degli osservati presenta contemporaneamente tali caratteristiche ma ci sono delle eccezioni. Se è pressochè infinita la gamma di combinazioni possibili, la divisione in fenotipi prevede esclusivamente l'esistenza di:

Orsetto: Sovrappeso, quattrocchi, di brutta - se non bruttissima – presenza o comunque estraneo ai comuni standard estetici. Può essere altresì magro, sgradevole alla vista o semplicemente anonimo; in tal caso vale l'appellativo di U.Q.(Uomo Qualunque).

Presenzialisti: D'obbligo la T-shirt di un gruppo. Attenzione, però, ci sono un paio di accorgimenti da prendere. Non indossate magliette di band italiane che abbiano venduto più di mille copie (potete quindi fare stracci per la polvere delle maglie di Afterhours e M.K.); il presunto concerto a cui avete acquistato l'indumento non deve essere troppo recente (fa troppo neofita); la t-shirt di una next big thing va bene solo se in Italia se n'è incominciato a parlare da poco (ho ancora impresse sulla retina le immagini del linciaggio del povero incauto che osò sfoggiare la maglietta degli Strokes il giorno in cui il Consiglio dei Saggi decise che erano diventati di moda);

Fighetto: Si veste in maniera curata, predilige la giacca, spesso ha gli occhiali (o ultrasottili o in montatura grossa, abolite le vie di mezzo) e può addirittura essere di bella presenza o sembrare un normale essere umano. Ovviamente non è così. Una persona normale si accapiglierebbe, terrebbe il muso o negherebbe il saluto al prossimo per divergenze musicali?

Assumendo che la nostra è una catalogazione semplicistica e che non si può generalizzare e banalizzare - chè la realta è peggio - andiamo ad osservare le varie tipologie nello specifico, tenendo conto che uno stesso individuo può trasversalmente attraversare più categorie. Molte sono estendibili all'ascoltatore generico di musica; la conditio sine qua non perchè rientri in queste tipologie è il suo attaccamento, documentato o presunto, ad oscure band, spesso dai nomi impronunciabili e dalla dubbia esistenza.



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