Tutto il resto è disco dance: Camminando

martedì, gennaio 16, 2007

Camminando

E' diverso, non c'è niente da fare. E' fisicamente, diverso.

Le sere d'estate, di camminare, hai voglia. E hai voglia di camminare in compagnia, in gruppo, di star lì a sentire chi la spara più grossa, voglia di ridere e scherzare. Camicie e magliette svolazzanti, quell'aria che così allegro e abbronzato il mondo sarebbe tuo se solo lo volessi. Vestito leggero, a petto in fuori, che hai voglia di contatto, di parlare con tante persone. Camminare d'estate è pop. Pop allegro, spensierato, a volte anche romantico, ma pop: e si passeggia, tanto, che le strade sono accese e il chiacchericcio nelle piazze fa da sottofondo. Passeggiare la sera d'estate è una foto scura ma piena di luci, di insegne. E' un long drink tropicale, con la frutta, che va giù a sorsate perchè hai sete e ne bevi finchè non sei inebetito, e per inebetire quell'allegria e quella voglia di stare in giro ne hai tanti, da bere. E' sigarette appiccicose, con quell'aria calda e umida, è birra per placare l'arsura, è sedersi su gradini o per terra dove capita.

E poi invece c'è l'inverno (le mezze stagioni, si sa, non ci sono più). Che la voglia non ce l'hai, di camminare la sera e prendere freddo, ma se proprio sei costretto, allora è meglio da soli. Si, perchè intabarrato nella sciarpa e col bàvero alzato, tentando di raggomitolarsi il più possibile per rimanere caldo, col vento freddo che pietrifica la faccia, che voglia si può avere di chiacchierare? E allora via, soli nel buio, che camminare d'inverno è una foto in bianco e nero, di quelle bellissime perchè mosse e con le luci fioche. E anche la faccia, con l'espressione corrucciata dal freddo, è perfetta per una malinconica foto in bianco e nero. L'inverno è post rock, quello strumentale che fa da colonna sonora di un ipotetico film sulla tua passeggiata; è sigarette dense, aspirate con forza che con l'aria fredda le senti proprio, ed è liquore bevuto al chiuso in un locale, a piccoli sorsi.
Che poi è inevitabile mettersi a pensare, e i pensieri che si fanno camminando sono assordanti, coprono il traffico, i tram e i rumori della gente; non si riesce a sentire altro se non la voce del proprio pensiero che tagliuzza cose, fatti, persone per poi ricomporle, ma non più com'erano prima.

E quindi, camminando d'inverno, alle volte devi proprio alzarlo tanto, il volume dell'ipod, per riuscire a non sentire quello che pensi.



hits