Tutto il resto è disco dance: il Nulla

giovedì, dicembre 13, 2007

il Nulla

Ogni volta che sento la parola “nulla” penso alla Storia Infinita e a quel fantastico fortunadrago batuffoloso (Falkor, adoravo lui, quel fare assonnato e soprattutto la gggrattatina dietro l'orecchio), al Mordiroccia o al lupo che parlava dalla grotta - si vedeva anche da bambini che era fintissimo, però gli occhi che si illuminavano di rosso facevano un pò paura. Atreyu mi stava decisamente sulle balle, però altri personaggi erano bellissimi. Ok, io sono un depresso, però Morla – l’essere millenario – era favoloso nella sua rassegnazione sull’impotenza degli esseri umani al limite del nichilismo (effettivamente devo aver qualche problema, se ho sempre trovato affascinante una gigantesca tartaruga che viveva solitaria in una palude e con fare menefreghista sentenziava: “Senti piccolo, noi siamo vecchi e abbiamo veduto abbastanza. Per chi sa tante cose come noi non c’è più nulla d’interessante. Il bene, il male, il bello, il brutto, la stupidità, la saggezza…. Niente è importante!”)

Che c’entra tutto questo preambolo? Nulla, appunto. È che ho bisogno di ferie. Ma non ferie stile villaggio vacanze (li ho sempre odiati: perchè dovrei andare, che ne so, a Cuba e chiudermi in un posto finto senza andare in giro per il paese a godermelo?) o simili. Ho bisogno del nulla. Il far nulla più assoluto per un bel pò di giorni, per scacciare il Nulla che mi ha assalito da un bel pò di tempo.

E poi a questo punto nella bozza del post in teoria partiva una digressione su cosa vuol dire essere professionisti del far nulla. Ma temo di non essere Atreyu, nè di avere la botta di culo di un fortunadrago che giunge dal cielo. Sono piuttosto il cavallo che a un certo punto rimane nel Nulla della palude: chiudo qui, e arrivederci a tutti.

2 Comments:

At 13 dicembre, 2007 18:56, Blogger Unknown said...

Falkor resta il migliore!
a me il tartarugone invece metteva ansia, si vede che ero un'ottimista già da bambina :)

 
At 14 dicembre, 2007 17:25, Anonymous Anonimo said...

a me piaceva il bambino sfigato che si rifugia in soffitta a leggere e parla con i personaggi del libro: si vede che fin da bambina provavo affinita' con chi da segni di squilibrio!

P.S.: mi dicono che meno si fa e meno si farebbe. Forse come antidoto al nulla piu' che un paio di settimane di cazzeggio definitivo, dovremmo entrambi andare ad arare i campi.

Baci

 

Posta un commento

<< Home



hits