Tutto il resto è disco dance: novembre 2006

giovedì, novembre 23, 2006

Vespa

Oggi vespa. Anzi, DA oggi vespa. La special bianca, che ho avuto anche lo scooter terrunciello e la moto da strada ma lei l'ho voluta sempre tenere. Lei che girarci a Milano in primavera è fantastico, mentre d'inverno un pò meno ma di parabrezza nemmeno a parlarne, che non avrebbe più lo stesso fascino un pò dandy.

Ma da oggi sarò con lei, e già tornando dal lavoro iniziavo a riprendere la padronanza del piccolo drago del traffico di dieci anni fa, quando di fermarmi e mettere il piede a terra proprio non c'avevo voglia, e allora via col giochetto di frizione e acceleratore mantenendo l'equilibrio anche coi semafori rossi. Con lei che mentre oggi rifacevo il giochetto tra le macchine incolonnate mi risentivo un pò come tanti anni fa, un pò Jack Frusciante è uscito dal gruppo - poi mi sono guardato e JackFruscianteèUscitoDalGruppo in giacca e cravatta proprio non lo si può pensare - con l'iPod shuffle nell'orecchio e pensavo che bello se avessi avuto queste canzoni e quest'iPod shuffle tanti anni fa.

Con lei che fa pensare a quando alle due e mezzo dopo pranzo ti trovavi a prendere il caffè con gli amici, che c'era davanti tutto il pomeriggio e la nullafacenza. Quando vagavi in giro per la città e "cazzo aspetta che devo fare duemila lire di miscela". Quando prendevi un appuntamento e dieci minuti dopo sfrecciavi lì, spegnevi, cavalletto, bloccasterzo e via a passeggio. O con lei che sole-pioggia-vento-nuvole non cambiava niente, tanto avevi solo lei e ti piaceva anche inzupparti, con lei.

Oppure quando facevi salire l'altra tua Lei, che era troppo bello se mentre zigzagavi ti stringeva le braccia sulla pancia, e tu zigzag zigzag ma pensavi che dietro la tua testa c'era la sua faccia accarezzata dal vento, e chissà se aveva il tuo stesso sguardo felice. La vespa che ti portava a casa sua, e anche se c'erano i suoi fa niente, anzi era stupendo baciarsi quando erano nell'altra stanza, e poi magari dormivano o uscivano e allora qualcosa in più, sempre con la paura che entrassero all'improvviso.

Che poi uscivi da casa sua e fuori c'era parcheggiata la vespa, allora accendevi e guidavi, ed era troppo bello che poi era come se ti guidasse la vespa e tu in giro da solo sorridendo, canticchiando (mamma mia se ci fosse stato l'ipod) e pensando a Lei. Perchè era sulla vespa che riflettevi e potevi star da solo coi tuoi pensieri, e quante volte la vespa ti portava in giro e tu sorridevi pensando sì, sono proprio innamorato di Lei.

mercoledì, novembre 22, 2006

Prima o poi

Doveva accadere, prima o poi.

7 anni di patente intonsi, abbattendo limiti e ignorando le più elementari norme del codice della strada, macchiati ormai inesorabilmente.

Rincasavo candidamente in notturna, solitario sulla tangenziale, con una certa fretta di raggiungere il mio letto, quando una luce lampeggiante blu inizia a darmi fastidio nel retrovisore. Sarà uno di quei truzzi fast&furious con la lucetta blu sul cofano? Un'ambulanza che mi segue per evitare il traffico? I pompieri? Un fan di ritorno dal raduno dei fan dei Puffi? No, cari amici: erano due simpatici poliziotti della stradale in borghese!

Accosto, e uno dei due mi invita ad andare dall'altro. L'altro decide di mostrarmi un filmato. Sulle prime mi domando: sarà un porno amatoriale? Ma poi riconosco l'Alfa MdM, e allora inizio a sorridere alla Paolo Bitta mentre mi contorno l'ano con dell'ottima vasellina.

Il secondo simpaticone mi fa: vede? questa è la sua macchina. Vede? Questa è la velocità media dell'ultimo chilometro. Vede? Segna 174,75. E piove. Vede il filmato? Qui inizia: 167... qui 170... qui 180... qui 175... qui lei accelera... Vede? sempre la sua macchina. Qui 189 (- ma guarda, simpatica testa di cazzo, che lo so a quanto stavo andando -)...

- Eh si, lo so, non è da me... ma piove, sono un pò stanco e non avevo voglia di andare forte.....

Alla fine, per aver superato il limite di soli 75 km/h di media (perchè c'è la tolleranza del 5% sulla velocità rilevata), cosa fanno, i mascalzoni? Mi sospendono il brevetto di volo da uno a tre mesi! E addirittura, nel prossimo campionato sarò penalizzato di dieci punti (oltre a trascurabili 357 euri di multa)!

Ecco perchè da oggi, e per minimo 30 giorni, mi vedrete sfrecciare solo sul mio vespino, o perchè la mia macchina verrà guidata da qualcun altro come se fossi un povero non vedente col suo pastore tedesco.

venerdì, novembre 17, 2006

Un pò di musica?

Oggi pomeriggio, che è venerdì pomeriggio e il venerdì in ufficio si sbraga allegramente (c’è stato un periodo in cui era sempre venerdì, ma vabbè), il mio capo mi fa: “un pò di musica?”.
Ora, quando si chiede un pò di musica ci si rivolge ovviamente a me e al mio primo ipod, custodito nella mia cassettiera e tirato fuori all’occorrenza. E così, oggi che c’era l’occorrenza, l’ho preso, collegato al computer e –tac- via con un pò di musica.

Saprete ovviamente che sull’ipod non ho musica propriamente di facile ascolto, per cui mi pongo sempre il problema di cosa mettere in rotazione. Alle volte, avrei voglia di ascoltare qualcosa, una ruota del periodo, una canzone che mi ricorda qualcuno, un pò di elettronica minimalista, oppure tipo questi giorni che sono arruotato con una canzone della colonna sonora de “L’amico di famiglia”, ma siccome è stile Sigur Ros (infatti la voce è del cantante), mi astengo dal proporla ai miei coinquilini d’ufficio essendo... come dire... un pò cupa. Prima che arrivasse il mio nuovo capo, con l’idiota che c’era prima oramai me ne fottevo e mettevo su quello che mi pareva, e aveva persino smesso di chiedermi con tono di disprezzo “Qualcosa di più allegro no?”. Ma adesso il problema mi si è ri-posto. Che jè faccio ascoltà? Che jè metto? Easy listening o musica italiana o cantautorato o cose-di-facile-ascolto-allegre-ma-non-troppo-che-non-c’ho-voglia-il-cielo-è-grigio-e-io-sono-triste?

Ci penso un pò.. Paolo Conte l’aveva trovato un pò triste (e già su questo...), quindi Capossela nemmeno a parlarne, Sergio Caputo l’ho messo la volta scorsa, mi butto sugli stranieri: Elliott Smith no, non lo capisce e poi se ne parla male lo sgozzo, rock niente che magari non è da ufficio... trovato! E vai! Metto Jack Johnson.

A metà album, il commento: “Ma che ne dici se cambiamo genere?”. Commento fatto col tono di “sai, che musica noiosa, mi sono proprio rotto le balle ma te lo voglio dire in modo carino”. Respiro. “E che vuoi sentire?”. “Mah, non lo so, fai tu”.

Allora, ho GIA' fatto io, e non ti è andata bene. Partiamo col fatto che mi chiedi di mettere della musica, e siccome sono io che la metto, dovrei aver diritto di scegliere, non sono mica un dj che deve compiacere la gente. Se non ti va bene, e dovresti aver capito che quello che ascolto non ti va bene, almeno dimmi checcosastracazzo vuoi sentire, no? Io già mi faccio violenza nello scegliere, se poi non mi dici nemmeno di cosa hai voglia... ma poi scusa, la musica non è solo allegra, non deve essere per forza disimpegnata, uno può anche ascoltarla bene e capire qualcosa, no?

Metto su gli Avion Travel. “Ma chi ssò, gli Avion Travel? E sarebbe un genere, questo?”

Ah. Vabbè. E se no facciamo così: vai in un qualsiasi negozio di elettronica, ti compri un tuo cazzo di ipod (e dai, lo sciaffòl ormai ha un prezzo ridicolo), lo porti così non devi chiedere di mettere su il mio che ha la musica che voglio io, lo tiri fuori quando hai voglia che il tuo cervello abbia un jingle di sottofondo, e scegli tu cosa mettere. E io non ti dirò nulla. Nemmeno se provi a mettere su Tiziano Ferro-Pausini-Ramazzotti, sarcazzo cos’altro, o tutta il resto della musica di merda che, evidentemente, ascolti.

Non sono per nulla classista, alle volte.

Bluffer

"Perdere ad asso piglia tutto con un baro dilettante non vuol dire non essere in grado di eseguire alla perfezione un bluff ad alti livelli.
Per assicurarsi una buona riuscita, il bluff deve essere condotto fino in fondo, fino all'esasperazione. Non c'è compromesso. Non si può bluffare fino a metà e poi dire la verità. Bisogna essere pronti ad esporsi al peggior rischio possibile: il rischio di apparire ridicoli."

venerdì, novembre 10, 2006

Ma perchè?

Ma perchè non vai dal medico?
e che ci vado a fare... non voglio mica smettere di bere e di fumare

lunedì, novembre 06, 2006

Pensieri vs. parole

ore 9.10:
- Driiin

"ecco, uno nemmeno entra in ufficio che subito c'è lo scassacoglioni di turno che telefona e chissà che cazzo vuole. O meglio, so pure cosa vuole, ma proprio per questo... vaffanculo! adesso alzo il ricevitore e gliene dico quattro, che è da settimana scorsa che rompe! alzo e dico prontobuongiornovaffanculo e clic, riattacco"

- Pronto? Ma ciaaao, come va? Passato un buon weekend? No, no, dimmi pure!


ore 11.40:
- Tutto bene con quel report? Non ci hai mai messo così tanto!

"allora, lo sto facendo, non mi devi proprio rompere i coglioni. Sarebbe tutto più facile se tu non fossi qui appollaiato sulla spalla a guardarti i cazzi miei e a dire cose senza senso, che se mi lasci un attimo finire sti cazzo di calcoli del fantacalcio e fare un attimo un giro sui siti di gazzetta e repubblica così magari mi estraneo e non sento quella tua voce idiota, magari lo finisco in 3 nanosecondi, il tuo fottuto report"

- Nessun problema! Ci andiamo a prendere un caffè, che quando torniamo in cinque minuti è pronto?


Ore 13.10
- Ti va di andare a pranzo e poi magari ci andiamo a prendere il caffè fuori?

"Devo proprio?"

- Massìdai, ci vuole proprio. Pranzo e caffè fuori, andiamo!


Ore 18.10
- Pronto ciao, ti dispiace se salgo un attimo così facciamo quella ricerca insieme? Non è che stavi per andare via?

"nomatiprego facciamo quel cazzo che vuoi... se tu non hai un cazzo da fare oltre quest'ufficio di merda, mica è colpa mia! io non posso mettermi ORA a fare quella ricerca, ma per il semplice motivo che proprio non ne ho voglia, lo vuoi capire? Ma soprattutto devo andare a giocare a calcetto, che sono masochista: sto in porta a prendere il freddo dritto dritto nelle ossa e valangate di gol. Perciò vaffanculo anche tu"

- Ma no figurati, vieni pure, ti aspetto!


Ecco, oggi ero pieno di buoni sentimenti.

domenica, novembre 05, 2006

Ogni maledetta domenica

Ci sono due tipi di domenica.

Quella che ti svegli e hai già i sensi di colpa perchè hai dormito troppo, che c'hai un cazzo da fare e quindi nemmeno attivi il cervello che rimane ovattato e l'unica cosa che riesce a dargli uno stimolo è quel cazzo di gol che ti sfancula il fantacalcio. In questo tipo di domenica, sai già che farti uscire di casa sarà un'impresa titanica, non sentirai nessuno e proprio vorresti evitare che verso le sette-le otto qualcuno ti chiami per dirti "ma dai cosa cazzo fai chiuso tutto il giorno in casa esci dai andiamo facciamo cose e almeno vediamo gente". L'unica risposta plausibile a queste telefonate è un ruggito. Il massimo che questo tipo di domeniche può offrire è uno slancio di energia per pulire casa, mettere in ordine il troiaio dove vivi e andare nella solita lavanderia a gettone, e la colonna sonora sono le solite canzoni tristi, qualche vecchio successo e un paio di canzoni malinconiche che stimolano chissà quali ricordi. Chiusura serale con un film, la cui pesantezza è direttamente proporzionale al malumore.
Questo, nella stragrande maggioranza delle domeniche.

L'altro tipo, invece, è la domenica revival-divertentista-boogie. Ovvero ti svegli e sei rilassato, fai un caffè e ti domandi: cosa posso fare per rendere questa domenica diversa da quelle che ho appena descritto nel primo tipo? E allora metti su un buon Sergio Caputo, che "Brioche, Cappuccino" è perfetta per iniziare la giornata, e gli affianchi Blu Elettrico e Un Buffissimo Spray, così che lo slancio swing non si esaurisca subito. E così sei già nel circolo vizioso dell'allegria ingiustificata, passi a Fred Buscaglione, mimando pose anni '50, degeneri poi in canzoni stupide tipo ilcobranoneeeeeèunserpente oppure il triangolonooo (d'altronde la geometria non è un reato). Poi pensi a cosa mangiare, e per una volta invece dei risotti precotti da single pigro magari ti cucineresti qualcosa di decente.
In queste domeniche una telefonata sarebbe ben accetta, una passeggiata gradita. Ecco, oggi è una domenica così. Però.. cazzo, sono tutti via e non c'è nessuno da chiamare. Minchia, devo per forza fare il cambio di stagione che continuo ad andare in giro vestito come uno che ha il forte desiderio di una polmonite. Ostrega, non ho un cazzo da mangiare (maledett'amme che vado a fare la spesa e compro le solite quattro cagate).

A questo punto c'è la svolta: si rischia fortissimo di ricadere profondamente nella noia, far rispuntare il muso domenicale e passare l'ennesima domenica primo tipo. Invece, che faccio? Attività primo tipo e spirito secondo tipo. Quindi svolgerò le attività casalinghe ballando il cha cha cha e ascoltando le partite, magari finisco lo stesso a guardare un film però vaffanculoalmenosonounpòallegro. Buona giornata.


"mi scusi signorina c'è un locale una cantina o almeno un lurido bar? con un pò di musica bella strappabudella che ballare ti fa anche se tu non vuoi?"

venerdì, novembre 03, 2006

Oggi

Oggi mi sento come un viale senza platani, oggi.

giovedì, novembre 02, 2006

A volte ritornano

eh, si lo so... è un mese che non scrivo. ok, dovrei scrivere più spesso, vorrei anche farlo ma poi non mi viene niente di decente e quindi non scrivo (anzi, passo anche il tempo a leggere un altro blog di un tipo molto simpatico).
Ho il solito problema che ultimamente ascolto sempre le stesse cose. Anzi, in questo periodo ascolto nuove versioni di vecchie ruote. Infatti, oltre ad aver appena acquistato "Proof" degli I Am Kloot ("Hey, could you stand another drink? I'm better when i don't think") in versione live, qualche giorno fa ho scoperto che era uscito S-Low, l'album live dei Marlene Kuntz che raccoglie registrazioni del tour che ho descritto in un altro post, verso maggio.

e così è rispuntata lei, la ruota più ruota: Nuotando nell'aria. Lo so, lo so, ne ho già parlato, e ho già detto quant'ero rimasto estasiato nel sentirla in versione S-Low, più lenta, più sofferta, più tesa. Quindi non lo ripeterò.

Però ho anche scoperto cosa cantano, durante i concerti, i Marlene in "La canzone che scrivo per te" per sostituire Skin.

"ora ho il tuo splendido sorriso da succhiare: sfavilla di felicità
l'osservo su dalla tua fronte vanitosa che ai miei baci ha chiesto la priorità"

E scusate se è poco.

Cmq, ora vado (vado? e dove? vabbè). Prometto che scriverò, presto (presto? quanto presto?). e magari aggiorno anche la radio, che è ferma all'estate (che mi sembra decisamente passata). (ma quante cazzo di parentesi ho messo?)(e quante domande?). In realtà spero davvero mi venga la vena per scrivere un pò di post come vorrei io, prendendo anche spunto da quel blog che leggo e mi piace tanto. Au revoir


ah, ah! prima che mi dimentichi: "L'età migliore" di Moltheni merita davvero.



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